In base alla maggior parte degli studi sociologici, coloro che hanno raggiunto l’età adulta nel ventunesimo secolo vengono identificati come Millennials. Nel mondo attuale se ne contano 1 miliardo e 800 milioni di Millennials, mentre sarebbero circa 2 miliardi gli appartenenti alla successiva Generazione Z.
Millennial: significato e abitudini
La prima volta in cui è comparso il termine Millennials è stato, probabilmente, nel 1991, quando due autori, Neil Howe e William Strauss, hanno pubblicato il libro Generations: The History of America’s Future, 1584 to 2069. Nel volume i due autori identificavano con Millenial i nati tra il 1982 e il 2004. Ma quale è il significato di Millennials? Le risposte potrebbero essere molteplici. Il fenomeno, infatti, presenta più sfaccettature. In linea di massima, l’espressione si riferisce alla cosiddetta generazione delle tre c, ovvero a coloro che, nati tra i primi anni Ottanta e i primi dei Duemila, si mostrano iperconnessi (connected), fiduciosi in sé stessi e desiderosi di emergere (confident), aperti al cambiamento (open to change). Vuoi affidarti a un’agenzia specializzata in questo target? Scopri i servizi forniti da Universitybox.
Post Millennials: differenze coi Millennials
La generazione successiva ai Millennials è la cosiddetta Generazione X, e comprende i nati dal 1997 ad oggi, quindi bambini e ragazzi fino ai 23 anni circa. Quali differenze mostrano i Post Millennials dai poco più vecchi Millenial? Stando a quanto risulta da alcune ricerche universitarie, i primi avrebbero sempre meno barriere tra reale e virtuale, con una preferenza per social come Tik Tok, Instagram e WhatsApp. Rispetto ai Millenial, inoltre, quelli della Generazione Z mostrerebbero una maggiore propensione allo studio, più fluidità nell’orientamento sessuale, maggiore coscienza civile e ambientalista. Sei interessato a sviluppare iniziative di marketing e comunicazione adatte a queste fasce di consumatori? Contatta chi conosce bene entrambi: Universitybox, agenzia specializzata in student marketing.
