Nel mondo del lavoro tradizionale, la giornata di lavoro era di otto ore e la settimana lavorativa ne comprendeva 40. Con l’introduzione del lavoro agile, ovvero lo smart working, ricercato sempre di più da Millennials e Generazione Z, i concetti di spazio e tempo applicati all’ambito professionale sono stati ridefiniti, tra esigenze di flessibilità e desiderio di equilibrio vita lavorativa e vita privata.
La legge sullo smart working
Il cosiddetto lavoro agile o smart working è stato codificato da un testo normativo che risale al 2017 e che pone accento sulla flessibilità organizzativa. Tale legge sullo smart working, la n. 81/2017, fa riferimento anche alla volontarietà delle parti che sottoscrivono l’accordo individuale e all’utilizzo di strumenti che permettano di lavorare da remoto (pc portatili, tablet e smartphone). Per i Millennials sono aspetti cruciali per poter conciliare meglio le esigenze professionali e quelle della sfera familiare. Nello stesso tempo, sono funzionali alla crescita della produttività e all’aumento delle loro competenze, sempre più trasversali. I Millennials, insomma, sono orientati da questi criteri nella scelta delle aziende con cui collaborare. Vuoi comunicare al meglio l’unicità della tua impresa e le attività di smart working che la contraddistinguono? Contatta University Box, specializzato in attività di employer branding.
Il significato di smart per i Millennials
Secondo gli ultimi sondaggi e ricerche nel mercato del lavoro, Millennials e giovani della Generazione Z sognano di collaborare con lo smart working con aziende innanzitutto trasparenti, per quel che riguarda procedure, politiche interne, processi decisionali. Ma anche l’aspetto della comunicazione riveste un ruolo importante, rientrando nel significato di smart, legato a concetti di agilità e flessibilità. Dunque sono particolarmente apprezzate quelle realtà che usano i social come LinkedIn e Instagram (Millennials) e WhatsApp (Generazione Z) per il recruiting. Scopri le iniziative digital sviluppate da University Box per Chili, Tim e quelle out of home per Telethon sul fronte dell’employer branding, promuovendo i loro posti di lavoro disponibili presso il target universitario.